Wednesday, September 2, 2009

Il party delle coccole: una versione soft del nulla.

Alessandra Farkas, nel Corriere della Sera on line si occupa, letteralmente, di parties a base di coccole. “È l’antidoto contro l’alienazione, lo stress e la solitudine della nostra era: i party dove perfetti sconosciuti si incontrano per abbracciarsi, accarezzarsi e farsi le coccole. Ma senza alcuna mira di tipo sessuale.

I «party a base di coccole» sono nati nel febbraio 2004 dalla mente di Reid Mihalko e Marcia Baczynski, due coach esperti di relazioni interpersonali che vivono tra New York e Los Angeles. «Le nostre feste sono workshop strutturati e sicuri dove si possono abbattere la timidezza e le paure sociali, attraverso la comunicazione, l’intimità e la tenerezza», spiegano i due amici sul sito cuddleparty.com, dove definiscono la loro creazione «un modo per incontrare persone affascinanti in un ambiente rilassante, assolutamente privo di droghe ed alcol».”

Fin qui l’articolo. L’ambientazione statunitense, insieme alla professione dei due promotori, intristisce -così come intristisce che una notizia del genere passi in cavalleria senza neppure un commento-, poichè è difficile non chiedersi il senso ed il significato, se non quello animalesco, di coccole e carezze fatte fra sconosciuti, che non hanno stabilito alcuna intesa intellettuale, nessun rapporto, nessuna relazione che coinvolga il cuore, l’anima e la mente. Che differenza c’è rispetto ad un massaggio? E verso quale nulla rimanda la partecipazione ad un party dove un gesto così profondamente umano, quello di abbracciarsi e carezzarsi, viene esercitato solo nella sua accezione meccanica?

[Via http://labellezzaeunaferita.wordpress.com]

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